La ripresa non è alle porte ma nel settore dei display c'è sempre fermento e lo dimostrano i piani a breve scadenza di Lg Electronics e Sharp, due dei principali produttori di schermi Lcd al mondo. La prima ha fatto i primi passi per ampliare il proprio impianto di produzione di pannelli Lcd di ottava generazione, la seconda ha confermato per ottobre l'avvio della produzione nella sua avveniristica nuova fabbrica di Sakai, in Giappone, dove verranno sfornati schermi a cristalli liquidi (anche da 108 pollici) con substrato di vetro di decima generazione. Sulla stessa lunghezza il terzo produttore al mondo di display Lcd, la taiwanese AU Optronics, che sta considerando di impiantare una nuova fabbrica nel 2011 e ovviamente Samsung (che di questo settore è leader), pronta a cavalcare la produzione dei pannelli di 11esima generazione. Perché questa nuova corsa al potenziamento delle strutture produttive? La risposta è di fatto una sola: perché c'è da soddisfare la domanda di Tv nei mercati emergenti (Cina in testa) in una fase in cui i prezzi dei pannelli sul mercato stanno risalendo lentamente. Le previsioni di DisplaySearch relative al giro d'affari degli schermi piatti destinati ai televisori Lcd (e Led) non sono per contro entusiasmanti. Stando alla società di ricerca americana, infatti, il mercato dei pannelli a cristalli liquidi per Tv avrà crescita media annua pressoché piatta fino al 2016, quando toccherà quota 37 miliardi di dollari nel computo di un'industria, quella degli schermi piatti (per telefonini, pc portatili, monitor e apparecchi al plasma), che varrà a quel tempo oltre 111 miliardi di dollari.